Se fino a qualche anno fa il termine “plantare” aveva un’accezione negativa perché associato a patologie spesso invalidanti e costruito con materiali di vecchia concezione, spesso rigidi o costrittivi, ad oggi, grazie a una vastissima scelta di prodotti e tecniche costruttive, il plantare ha assunto sia una valenza terapeutica che preventiva.
Dopo aver studiato accuratamente il piede del paziente si crea un progetto di lavoro per il confezionamento.
Ilplantare su misuraha il compito di sostenere, ammortizzare e correggere dove serve.
Le varianti che determinano la scelta dei materiali sono molteplici, come età, sesso e peso.
Inoltre bisogna tenere in considerazione anche il tipo di attività svolta dal paziente e la tipologia di calzature (scarpe da ginnastica o anti-infortunistiche, ciabatte o decolté).
Quando i rapporti articolari del piede vengono alterati o compromessi (cavismo, piattismo, caduta del metatarso ecc… ) tutta la struttura corporea ne viene interessata.
Il compito del plantare su misura è quello di far assumere una posizione corretta in modo tale da avere una distribuzione del carico più uniforme su tutto il piede ed andare ad eliminare quelli che sono i sovraccarichi ( metatarsalgia, talalgia).
L’esame del passoè un test che permette di valutare l’appoggio plantare in posizione bipodalica.
La strumentazione per eseguire l’esame del passo è la pedana baropodometrica.
Il paziente esegue dei passi sulla pedana che rileva l’appoggio tramite dei sensori. Naturalmente il soggetto che cammina sulla pedana baropodometrica esegue dei passi senza calzature in maniera fluida.
Per evitare che il paziente si possa sentire in soggezione e possa compromettere l’esame si eseguono dei passi di prova che servono a far sentire a proprio agio la persona da esaminare.
L’esame del passo non è altro che l’esame baropodometrico in dinamica, quindi è il test che ci permette di capire come si comporta il piede durante la rullata del piede con i suoi appoggi, sovraccarichi e asse di prono supinazione.
L’esame del passo per la valutazione podale
Nell’attività sportiva, come il running, è giusto affidarsi ad indumenti e calzature tecniche adeguate. Nella scelta delle scarpe da corsa è bene farsi consigliare da esperti nel settore, in modo da non seguire la moda ma scegliere la calzatura giusta per il proprio allenamento e stato fisico.
Durante l’allenamento possono insorgere dolori da affaticamento che il giorno dopo si possono ripresentare.
Il plantare sportivo
Problemi come fasciti plantari, spine calcaneari o metatarsalgie costringono gli atleti a rinunciare all’allenamento oppure in maniera più dispendiosa dare la colpa alla calzatura ed andare alla ricerca della scarpa miracolosa.
E’ possibile confezionare plantari mirati all’attività sportiva con lattici di varia densità, tali da creare punti di scarico nelle zone infiammate in modo da poter continuare l’allenamento senza interromperlo per tempi lunghi.
Adattabili in qualsiasi tipo di scarpa da running, i plantari hanno il compito di dare l’appoggio totale al piede in modo da migliorare la prestazione fisica ed evitare che le calzature si possano consumare in mariera asimmetrica. Inoltre il plantare sportivo su misura è in grado di ottimizzare la prestazione fisica facendo lavorare i giusti gruppi muscolari in maniera fluida e corretta.
Dando il pieno appoggio su tutta la superfice del piede evitando pronazioni o supinazioni marcate riusciamo ad ottimizzare la penetrazione dell’aria e quindi migliorare tempi e prestazioni.